Nelle Mille e una notte c’è un’espressione meravigliosa per rivolgersi alla persona amata: “Anima della mia Anima”. Questa frase esprime quanto sarebbe vuota la vita senza quella persona. 

Ricordo la calda voce di Aladin che gracchiava in un 45 giri su un mangiadischi nel 1977. Parlava con la principessa Badr al-budūr chiamandola “Mia principessa, anima della mia anima”. All’epoca avevo sette anni e chiesi a mia madre il significato di anima, lei mi rispose: “Non esiste una sola definizione, è una presenza invisibile che ci collega al divino, un po’ come la scia di vaniglia che il profumo Jicky lascia nell’aria e che il tuo naso continua a cercare. L’anima viaggia verso l’infinito nello spazio e nel tempo e ci collega al Tutto. È un frammento di ciò che è bello e perfetto in ciascuno di noi, che ci riporterà in cielo e rimarrà accanto alle persone sulla terra. Il profumo rende eterna la presenza di questo frammento e l’anima procede nello stesso modo”. 

Abbiamo immaginato un profumo che parla del dio persiano del fuoco e delle divinità indù, del culto delle offerte e della Mesopotamia, del latte e del burro chiarificato per onorare le divinità e ricordare con una scia che permea l’aria il bianco schiuma dell’anima che ha origine dal Tutto. Qui il profumo è l’anima, l’anima è il profumo. 

Bergamotto, Rosa, Legno di Cedro, Vaniglia del Madagascar, Muschio