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SOMETHING VERY PERSONAL

ORMAIE

Paris

Un nonno che scolpiva. 

Una nonna e i suoi fiori. 

Una mamma appassionata di profumi. 

Il fondatore di ORMAIE cerca l'eccellenza nell'arte. ORMAIE è la casa della creazione a conduzione familiare. ORMAIE ha riunito artisti ed artigiani per scrivere ogni capitolo della sua storia.

Il nostro manifesto

La casa è vasta e tranquilla. Il parco è puntinato da alberi di specie così diverse che si rimane sorpresi di trovarli riuniti insieme. Al mattino, molto presto, quando la nebbia scivola lentamente diventa strano. Non mi sorprende che a Yvonne piaccia questo posto, lei che da anni si interessa al romanticismo tedesco...

Vivere qui, anche solo per un po', ha molti vantaggi. Dov'è la temperatura più gradevole in piena estate, mai superiore a 28°C? Chi avrebbe spazio, a Parigi, per una biblioteca così grande e cinque o sei camere per gli ospiti? 

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Aver partecipato a questo weekend in campagna mi fa piacere: gli ospiti vivono secondo i loro ritmi, le loro abitudini non sono le stesse. Ma ci ritroviamo tutti alle sei in soggiorno, le cui portafinestre sono spalancate.
Ci sono molti volti noti oggi.  Amici di Yvonne che ho incontrato qui o ad una delle sue inaugurazioni che organizzava nella sua galleria ad intervalli regolari. Ma ce ne sono anche altri che non conosco, come questa persona seduta su una poltrona a pochi metri da me, di cui vedo solo il profilo. Non distolgo gli occhi da esso, come qualcuno che non è il tuo genere ma per cui provi attrazione. Tra noi passa qualche ospite, con un bicchiere in mano, scoprendo o mascherando secondo il loro movimento questa persona. Indossa un doppiopetto scuro, lucente e molto attillato, jeans stretti e stivaletti. La sua silhouette è sottile, con qualcosa di adolescenziale. Capelli corti, color carta carbone, naso dritto, occhi scuri, labbra ben definite. Tiene tra il medio e l'anulare una sigaretta che sembra aver dimenticato e che si è lentamente consumata in un sottile filo bianco.

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Fissandola così, ho paura di metterla in imbarazzo. Per occupare la mia attenzione altrove conto silenziosamente gli ospiti: ovviamente perdo il filo, anche se non siamo così numerosi. Riporto la mia attenzione di fronte a me. Contempla distratta una fotografia contemporanea, un'immagine della giungla intitolata L'Ivrée Blue. Le sue labbra si muovono, come se stesse parlando a sé stessa, sembra canticchiare "Toi, toi, toi" o qualcosa del genere. Non capisco. 
Ha il gomito appoggiato sul bracciolo della sedia, il polso leggermente scoperto. La sigaretta scompare, sostituita da un bicchiere di champagne. 
Malgrado la distanza, scorgo su un dito un grande anello: una testa di Gorgone, in oro, le cui pupille trasparenti, due diamanti, mi fissano intensamente. Mi stanno facendo una domanda?

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Saluto Yvonne. Con il suo tallieur pantalone e i suoi capelli biondi platino, è sulla quarantina. Si avvicina con disinvoltura, infilandosi tra gli invitati e si siede accanto a me. Mi chino verso di lei e le chiedo, indicando con un cenno la persona che sto osservando da qualche minuto:"Chi è?". Yvonne sorride misteriosamente e risponde "ORMAIE". 
Non oso chiedergli se è un uomo o una donna.

Guillaume de Sardes, Il Fondatore

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